Ciao Moreno,
per me non può che essere un piacere essere tuo amico altro che offesa .... ci mancherebbe!

Riguardo ai tuoi trascorsi, ognuno di noi ha i suoi, bisogna quindi trovare il coraggio di partire da zero, annullare tutto, fare tabula rasa e coltivare con pienezza tutto ciò che ci arreca gioia e piacere.
Quindi, senza incazzarti, studia questa mazurka così la ascoltiamo!

La rabbia non serve a niente ....

Cerca di essere più sereno possibile e coltiva la tua passione per la musica e vedrai che le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare (alcune le hai già avute).
Per quanto riguarda la donna argentina che ha iniziato a ristudiare lo strumento a tarda età per conseguire il diploma, non mi impressiona affatto, lo trovo normalissimo; questi eventi risultano un pochino fuori dalle righe perchè la gente si fa condizionare troppo dall'età e trova difficoltà nello studio proprio per la mancanza di un metodo e per non essere capaci a volte di organizzare il proprio tempo libero.
Quindi si potrebbe dire che "Volere è potere" e che "la fortuna predilige le menti preparate"! Partendo da questi due punti cardini, se c'è la salute, si può fare quasi tutto.
Riguardo al metodo di studio, ci sarebbe da scrivere un post luuuuuuuungo lungo, è meglio parlarne quando ci incontreremo ed eventualmente davanti a del buon cibo e del buon vino!

Una cosa però la voglio dire ... oggi vedo che i giovani si preoccupano solo di suonare i propri strumenti, ore e ore davanti ad un leggìo. Dopo quanto scritto, qualcuno sicuramente sarebbe già pronto a rimproverami dicendo: "Guarda, vecchiaccio della malora che studiamo armonia, composizione, pianoforte complementare e storia della musica".
Ed il vecchio risponde: " Ma a che serve se poi musicalmente siamo sordi come campane, non curiamo l'educazione dell'orecchio, cosa ben diversa da fare quattro esercizietti sugli intervalli con una pratica alquanto moderna chiamata ear training!". Quante persone saprebbero suonare a prima vista una fuga dal
"Clavicembalo ben temperato" trasportandola in una tonalità diversa da quella originale? Conosco persone che lo fanno e senza l'ausilio dell'orecchio assoluto, ma soltanto con lo studio e con la pratica dell'educazione musicale (quella vera).
Questo è quello che conta.
Ma anche su questo punto molte volte sono stato apostrofato dicendomi che avevo fatto la scoperta dell'acqua calda e che queste cose si studiano eccome però poi per studiarsi uno spartito ci mettono un trimestre. Quando studiavo clarinetto ad ogni anno di corso che studiavo un nuovo pezzo, non avevo mai problemi di tecnica, li suonavo tutti a prima vista e bene.
Ma non per chissà quali doti naturali ma semplicemente perché la tecnica musicale era pianificata preventivamente a casa, gli esercizi tratti dal repertorio di qualsiasi strumento musicale (non necessariamente il clarinetto), me li scrivevo e me li suonavo. Arrivai al settimo anno che avevo più di 100 quaderni di musica strapieni di scritti per lo studio della tecnica.
Questo è sempre stato il mio metodo e lo è ancora e mi permette a tuttora di leggere anche le macchie di inchiostro.
Riguardo alla possibilità di impiegarti nella mia "ipotetica azienda", se riuscirò a crearla molto volentieri ti prenderò in considerazione

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A presto "ragazzo".
Un abbraccio
Silvestro